sabato 14 giugno 2008

APPROVATO IL DDL SULLE INTERCETTAZIONI

sabato 14 giugno 2008

Ieri 13 giugno 2008 il Cdm (Consiglio dei ministri) ha dato via libera all'unanimità al nuovo disegno legge sulle
intercettazioni. E' da anni che ne sentiamo parlare continuamente, soprattutto dopo gli scandali "Moggiopoli" e "Vallettopoli", ma le intercettazioni sono sempre esistite sin dai tempi della Guerra Fredda. Vediamo i contenuti del testo del nuovo disegno di legge che presto diverrà legge effettiva: limita a 3 mesi la durata delle intercettazioni, eleva a 10 anni la soglia punitiva oltre la quale è prevista l'intercettabilità, con una deroga per reati contro la pubblica amministrazione che prevedono una pena non inferiore nel massimo a 5 anni, per i reati di mafia, terrorismo ed in "tutti quelli di grandissimo allarme sociale". Ci sarà inoltre la valutazione di un organo collegiale, di un tribunale e non di un singolo soggetto, per decidere l'autorizzazione ad intercettare. Si stabilisce infine l'inutilizzabilità delle intercettazioni prese in un procedimento nel corso di un altro processo. Capitolo pene: i giornalisti che pubblicano intercettazioni coperte da segreto rischiano da uno a tre anni di carcere. Che ne pensate in merito?

4 commenti:

gabriele ha detto...

Una regolamentazione a riguardo era necessaria oltre che doverosa; in un marasma giudiziario come quello italiano dove ogni parte poteva facilmente ottenere materiale sensibile per scopi a volte poco leciti era importante un segnale politico. Indubbiamnete è il sistema politico-giudiziario che va riformato nel nostro paese anche se credo che sia corretto da parte della magistratura effettuare intercettazioni verso chiuque sia. Mettere il guinzaglio ai giudici è un precedente pericoloso poichè significa ingabbiare la propria capacità di manovra sobbarcandoli con una burocrazia controproducente al sistema. Perfettamente d'accordo invece con le limitazioni poste all'ordine dei giornalisti visto che fino a prova contraria ogni imputato è innocente - almeno nella fase processuale dovrebbe esser così - non è giusto gettare sulla pubblica piazza la vita i fatti privati di personaggi pubblici - vedi Enzo Tortora - poi risultati innocenti ma morti in nome di una Giustiza prematura e popolare. Il cambiamento si verificherà nel concreto quando Politica e Magistratura rispettivamente organi esecutivo e giudiziario si manterranno in due territori staccati senza legami o connivenze pericolse; al momento - ultimi 50 anni - tutto ciò non è avvenuto è sembra a tutt'oggi utopisticamente inarrivabile. GP

MarVeL86 ha detto...

Gabriele ti "stra-quoto"...quello che non mi convince è quell'organo collegiale: da chi sarà formato? a quale prassi burocratica, oltre le linee guida della legge stessa, dovrà attenersi? c'è poca chiarezza in merito...

ono ha detto...

ma vi pare normale dare tre anni di carcere per la pubblicazione di una intercettazione quando per uno stupro se ne fanno quasi di meno???? E poi non credo che questo provvedimento fosse necessario nè tanto meno urgente penso che i problemi sui quali si dovrebbero inasprire le pene e prendere provvedimenti seri siano altri, ma forse è l'ennesima legge ad personam del presidente del consiglio che vuole togliere le castagne dal fuoco a qualche amico...

gabriele ha detto...

caro Mariano i guai non vengono mai da soli.....i decreto promossi oggi dall'esecutivo evidenziano come, nonostante una mirata strategia dissuasiva, il governo punti essenzialmente ad un'immunita pericolosa. Tutto vien epresentato per il bene della maggioranza ma alla fine dati alla mano i maggiri usuifritori sono proprio i legiferanti,,, paradosso lapalissiano o prima forzatura neo-con?? Non ci vedo chiaro ma sento ad instinto che l'aria è un pò viziata....