mercoledì 28 maggio 2008

Si stava meglio quando si stava peggio!?

mercoledì 28 maggio 2008

Cari lettori del blog ScillaOltre vorrei portare come nuovo argomento di dibattito popolare la situazione turistica scillese, che diventa quanto mai attuale in questo periodo in cui arrivano le belle giornate. E soprattutto ricordare gli anni in cui il paese di Scilla riusciva ad avere una forte attrattiva turistica anche quando le strutture erano pressoché nulle. Fulcro economico di quel periodo era senz’altro l’ostello della gioventù sito all’interno del castello dei Ruffo, non vi erano contemporaneamente a Scilla altri punti di soggiorno e i locali e i lidi erano praticamente inesistenti. A quei tempi (anni ‘70/’80) le strade di Scilla erano letteralmente invase da turisti provenienti da tutta l’Europa, soprattutto giovani, che rimanevano incantati dal paesaggio e sfruttavano le condizioni climatiche della nostra terra per farsi il bagno. Oggi questo non esiste più, dell’ostello resta solo una struttura costruita anni fa nella zona di Pacì, tra l’altro mai entrata in funzione, con evidente spreco di denaro pubblico e conseguente scomparsa della massa di turisti che affollava il paese.
E’ seguita negli anni successivi un periodo di decadenza in cui non vi erano né alberghi né ostelli, poi piano piano il paese ha subito una trasformazione economica, soprattutto nei quartieri di Marina Grande e Chianalea, con la nascita di ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie, lidi ed infine anche alberghi e B&B. Questi ultimi, però, non hanno registrato il ritorno del turismo a Scilla, malgrado le buone intenzioni degli albergatori le tariffe eccessive hanno provocato un abbassamento della domanda, considerando anche il periodo di depressione che sta attraversando la nostra economia. Gli stesi B&B o locatori di case hanno applicato prezzi troppo alti e spesso non si riesce ad occupare tutte le stanze nemmeno nel mese di Agosto.
Questa situazione è frutto di una politica errata da parte degli imprenditori locali, i quali, hanno preferito approfittare del turista nel breve periodo senza creare un rapporto fiduciario volto all’ottenimento di una maggiore clientela nel lungo periodo, grazie anche alla buona pubblicità che in genere si fa dei luoghi in cui si sta bene.
La mia idea è quella di creare degli accordi tra i vari locali, alberghi e lidi al fine di adottare una politica dei prezzi restrittiva e di garantire una nuova immagine al paese in maniera tale da riportare a Scilla quel turismo, unico vero modo per sviluppare la nostra economia, che noi giovani non abbiamo mai vissuto e che vorremmo vivere per il nostro avvenire.
Questa è solo la mia modesta interpretazione della situazione attuale, che ne pensate? Sarei felice se ognuno di voi dicesse la propria così da poter impostare insieme un piano da poter, perché no, presentare a chi di competenza a nome di tutti noi.


redellest

7 commenti:

Anonimo ha detto...

diciamo ke la colpa nn è degli imprenditori...anke xkè la situazione e piu ke tragica anke xloro...

Anonimo ha detto...

cmq la l 'utra(piano utra)deve restare cosi...natura e nn diventare un altra jeracari...

MarVeL86 ha detto...

Riguardo l' "utra" o "rutra" o come dir si voglia, ho sentito che ospiterà il nuovo svincolo dell'autostrada...riguardo i prezzi dei B&B bisognerebbe consorziare il tutto stipulando degli accordi, anche se, ormai sono talmente numerosi che è giusto che si facciano concorrenza tra loro...sono le leggi del mercato, solo che il mercato a Scilla naviga su prezzi abbastanza alti. Riguardo l'ostello nella zona Pacì qualcuno di voi sa a che punto sono i lavori? che fine ha fatto? illuminateci!

Santina ha detto...

...e luce fu...
L'ostello versa in uno stato di abbandono e degrado da circa vent'anni, fra vetrate frantumate, servizi igienici rotti e mura barcollanti.
Da tempo qualcuno ha chiesto informazioni presso l'amministrazione comunale circa la situazione dell'ostello e, naturalmente, attende ancora delle notizie...:-/

MarVeL86 ha detto...

Grazie per la luce che poi tanta luce non è data la realtà dei fatti...altra domanda: ma i locali dell'ostello appartengono al comune o a qualche privato? faccio questa domanda perchè circa un anno fa asfaltarono la strada e iniziarono qualche "pseudo-lavoro"...

pepè ha detto...

se non sbaglio è di proprietà del comune, il quale, non avendo fondi da investire al suo avviamento, rimane in attesa di qualche imprenditore che lo prenda in gestione, che riammodernizzi la struttura e ripari i danni che il tempo ha provocato. tralaltro l'imprenditore avrà la gestione solo per un tempo limitato (credo 20 anni) e dovrà garantire una quota di affitto al comune... se la situazione è davero questa (come tralaltro mi ha accennato una carica pubblica locale) siamo proprio rovinati!

MarVeL86 ha detto...

Se togliessero quella quota di locazione ventennale forse forse la situazione si risolverebbe in poco tempo....forse!