lunedì 5 maggio 2008

"MI SONO SEDUTA E HO DIPINTO LA PACE..."

lunedì 5 maggio 2008
Ho riflettuto a lungo su quale potesse essere il mio primo intervento su questo blog. Questo spazio si propone come luogo di scambio di opinioni, informazioni, conoscenze. Allora ho pensato che sarebbe stato giusto cominciare con qualcosa che forse non tutti conoscono. Mi è venuta in mente una cosa, una poesia, che lessi per la prima volta tanti anni fa. Forse non sapevo nemmeno leggere ancora, me la lesse qualcuno. E' stata scritta da una bambina israeliana, allora dodicenne. Erano gli anni settanta e imperversava la guerra in Vietnam. Non ci sono rime nel testo, non ci sono figure retoriche se non semplici metafore, non ci sono endecasillabi sciolti o terzine e quartine. Ma è una poesia. Semplice, diretta e molto comunicativa. Insegna a fermarsi un attimo a pensare. Ecco perchè l'ho scelta.
HO DIPINTO LA PACE
Avevo una scatola di colori
brillanti, decisi, vivi.
Avevo una scatola di colori
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo per la sabbia ardente.
Ma avevo l'arancio per la gioia della vita,
e il verde per i germogli e i nidi,
e il celeste dei chiari cieli splendenti,
e il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta ed ho dipinto la pace.
Tali Sorek (12 anni) - Beersheba, Israele

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