martedì 13 maggio 2008

Pollice verde!

martedì 13 maggio 2008

Buon pomeriggio..vorrei fare un intervento su una curiosa "scoperta" che ho fatto ultimamente durante gli studi.Buttando l'anima su di un libro di botanica farmaceutica mi sono imbattuto su una pianta particolare,poco conosciuta,e poco studiata: la Urginea Scilla o Scilla Marittima,una pianta monocotiledone della famiglia delle Liliaceae.

Oltre a questa specie esistono altre "scille" della stessa famiglia ma non sono medicinali.La scilla cresce spontanea in regioni costiere del mediterraneo è caratterizzata da un grosso bulbo, che può superare i 2 kg di peso, da foglie strette e lineari con fiori bianchi o rosa in grappolo.Nel bulbo sono presenti dei prinicipi attivi (di natura glucosidica) che possono essere utilizzati in casi di scompenso cardiaco,avendo azione cardiotonica e diuretica per cui agiscono anche a livello renale.
La pianta è conosciuta fin dall'antichità (i primi riferimenti risalgono all'epoca greco-romana) ma per questioni di farmacocinetica e farmacodinamica la pianta non è tra quelle riconosciute come fonti da cui attingere principi attivi per cui si preferisce la digitale (digitalis purpurea).
Curiosando su internet ho trovato un interessante sito del genere in cui viene praticamente spiegato tutto sulla pianta;ci sono testimonianze scritte che citano l'uso della pianta come topicida,per il suo contenuto in p.a. diretti al cuore,e un altra tradizione popolare per cui i bulbi,che a contatto con la pelle provocano arrossamento e bruciore a causa di sostanze volatili iritanti,venivano bolliti e il liquido usato per combattere le mosche.
Un'altra particolarità sta nel nome,chiedendomi perchè la pianta avesse proprio questo nome ho trovato la risposta;l'origine del nome risale al famigerato mito greco su scilla che conosciamo tutti(per cui la ninfa innamorata venne trasformata in un mostro),navigare nello stretto, per le forti correnti, è stato considerato sempre pericoloso. Il mito ne attribuisce la pericolosità al mostro nel quale la bellissima ninfa è stata trasformata. La scilla, come pianta, è pericolosa ed ecco che il nome è sicuramente appropriato: il mito si salda con la realtà.
Inoltre la scilla è famosa anche come una pianta resistente al fuoco,infatti i monti su cui abbonda sono spesso teatro di incendi,e nella desolazione quali emergono gli scapi fiorali, alti e diritti di questa pianta.
Per ulteriori informazioni anche sugli altri generi di scilla visitate http://www.summagallicana.it/lessico/s/scilla.htm

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