sabato 25 ottobre 2008

"LA STORIA INSEGNA MA NON HA SCOLARI": NO ALLA 133!!!

sabato 25 ottobre 2008
A quarant’anni esatti dalle proteste studentesche del 1968, siamo ancora qui, a manifestare di nuovo contro l’abbattimento di quei valori sociali che ancora una volta vengono minati. Ma, mi domando, è possibile che ci troviamo a lottare ancora per le stesse ragioni per le quali si battevano i sessantottini??possibile che in quarant’anni non sia cambiato niente, anzi, se possibile, che siano persino peggiorate le cose????
Innanzitutto credo che ci sia molta disinformazione. Quanti di voi sanno cos’è il decreto 133/08 ?
Come ho già affermato in altre sedi, l’Italia, i cui assetti politico, economico, sociale ed istituzionale vertono in condizioni pressoché pessime, è diventato ormai un paese dove si governa solo a suon di decreti legge, che, secondo la costituzione, dovrebbero essere applicati solo in casi d’emergenza.
L’ultimo arrivato è il decreto del ministro dell’istruzione Maria Stella Gelmini, provvedimento che andrà a completare tragicamente la parabola discendente che il sistema scolastico sta percorrendo ormai da anni. Sono previsti ingenti tagli finanziari le cui conseguenze si ripercuoteranno sulle vite di tutti noi, studenti, professori, personale tecnico, dottorandi .
La Costituzione garantisce il diritto allo studio, che sia universale, quindi per tutti. Attraverso questo decreto, vediamo prospettarsi una liquidazione del ruolo pubblico dell’università, che tornerà ad essere d’élite, solo per quei cittadini di serie A che potranno permettersi di pagare la retta. Questo è il risultato di una serie di mancanze, sia da parte del Governo che del ceto accademico. A partire dalla famosa riforma del 3+2, un autentico disastro. Abbiamo assistito all’apertura di corsi e facoltà, i più disparati (esiste Scienze del fiore, che, con tutto il rispetto per chi vuol fare il fiorista, era necessaria questa facoltà??agraria non andava bene??). E adesso assistiamo al progressivo smantellamento di tali corsi, con conseguente licenziamento del personale e malcontento degli studenti che devono essere accorpati ad altri corsi, che non hanno scelto. La 133 viola i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione con la trasformazione dell’università in fondazioni di diritto privato e l’eliminazione del tetto massimo di contribuzione studentesca, senza nessuna tutela nei confronti dei ceti meno abbienti. Senza contare l’aumento del precariato e la scomparsa quasi totale della ricerca (campo nel quale invece l’Italia dovrebbe investire) , che sarà prerogativa solo dei privati perché gli atenei non potranno più permettersela.
Il settore della conoscenza deve rappresentare una risorsa fondamentale del paese all’interno del sistema di welfare, ma se questo decreto sarà legge, ciò non accadrà e anzi, la cultura diventerà una componente marginale. D’altronde, è più facile governare un popolo di ignoranti. Nel corso della storia la classe dirigente ha sempre limitato, ostacolato e impedito in ogni modo l’accesso alla cultura da parte del popolo. Ma così non dev’essere.
Quale futuro quindi per noi studenti? Quale futuro per tutti quegli atenei, soprattutto scientifici, che non potranno più mantenere laboratori e strutture? E gli impiegati tecnico-amministrativi? Quale futuro per gli insegnanti, giovani e meno giovani, che verranno licenziati? Quale futuro per i dottorandi che non avranno mai una prospettiva di lavoro?
Per questi motivi ( che andrebbero comunque approfonditi, questa è solo la punta dell’iceberg) si stanno mobilitando le assemblee e i comitati studenteschi, con proteste, manifestazioni ed occupazioni, sostenute anche dai professori, dal personale amministrativo e da tutti i precari assunti nel sistema scolastico. E’ necessario un movimento unico e consapevole su tutti i fronti, che prescinde, soprattutto, dai colori politici. Non è giusto che sia la scuola, e più in generale il popolo, a pagare la crisi finanziaria causata dal malgoverno. IL DIRITTO ALLO STUDIO E’ FONDAMENTALE E NON SI TOCCA.
E in tutto questo, il meridione, DOV’E’???????????????????
Ci sono iniziative in tutta Italia. Solo qui a Firenze eravamo più di 60.000 in piazza, a manifestare, lezioni all’aperto con Margherita Hack,occupazione di tutti gli atenei, cortei a Pisa, Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli, Siena, Padova, perfino Cagliari…..e Reggio Calabria e Messina come al solito stanno a guardare rimanendo nella più totale indifferenza!!!!!E’ scandaloso!!!!!MOBILITATEVI!!!NE VA DEL FUTURO DI TUTTI NOI!!NON PENSATE CHE QUESTA RIFORMA NON TOCCHERA’ ANCHE VOI, ANZI SARETE I PRIMI!!!!PERCHE’ SARANNO GLI ATENEI MINORI A SCOMPARIRE!!!DOVRESTE ESSERE I PRIMI A SCENDERE IN PIAZZA!!!ACQUISTATE COSCIENZA DI QUELLO CHE VI ACCADE ATTORNO E NON RIPONETE LA VOSTRA FIDUCIA SOLO NELLA SPINTARELLA!!!LE COSE DEVONO CAMBIARE!!!!!E diamoci una svegliata al sud; smettiamola di fare sempre i ben pensanti che stanno sempre a dire cosa c’è che non va senza poi muovere un dito per cambiare lo stato di cose attuale!!Non aspettiamo stimoli esterni ,perché se l’iniziativa non parte da noi, non ci sarà mai nessuno che verrà magicamente a svegliarci dal nostro torpore. E questo non vale solo per le proteste di adesso, ma per ogni cosa!!!RAGAZZI, SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ahahahahahah che giornata incredibile!!!!!! Poi il tizio che parte con "Peppino è vivo" è un grande!ahahahahaha gli ho praticamente riso in faccia quando l'ha detto!
u mamma!Cmq appoggio la protesta,l'occupazione e tutto il resto!Sai come la penso!E' una vergogna sta legge!!
LOTTIAMO PER IL NOSTRO FUTURO!

MarVeL86 ha detto...

Effettivamente il titolo dice tutto....puntualmente quando cambia il Governo, si vuole mettere mano all'istruzione pubblica...questa volta Berlusca ha sbagliato i modi e il target: la minaccia dei presidi di polizia è stata davvero pesante; contro i giovani non avrà scampo...simu cchiu duri ru cimentu armatu!

Anonimo ha detto...

Ciaoooooooo!!!!
La legge 113???...come capovolgere e mandare a rotoli l'istruzione pubblica, ovviamente anch'io sono assolutamente contraria!!ci sono troppe cose che non sono ammissibili dal maestro unico nelle scuole elementari fino ad arrivare a noi ,privatizzare le universita???!!!!ma ci rendiamo conto.....andranno avanti sicuramente i figli di papa....e il resto della gente...?!in Italia non siamo tutti figli di Berlusconi quindi...menomale che il diritto allo studio è un diritto di tutti!!!!!!! Non mi voglio dilungare perchè ci sarebbero molte altre cose da dire..ad ogni modo questa legge è pietosa!!! Noto con piacere che anche li state manifestando =) bene!!! forza ragazzi dal nord al sud tutti uniti per dire NO ALLA RIFORMA GELMINI!!!!
"simu cchiu duri ru cimentu armatu" mi è piaciuta...!!!!uahahaa

Un mega saluto da Genova!
ciaooo dj Marvel!!!
-Lorena- =) un bacio

ps ogni tanto ascolto il tuo cd... la migliore è l'ultima canzone rum e pera....ahahaaaa che ridere!!

Anonimo ha detto...

Ovviamente il mio "noto con piacere che anche li state manifestando" era ironico...condivido con Mera!...qui ci si sta mobilitando parecchio per farci sentire...con manifestazioni.. Ma Reggio e Messina dove sono in tutto questo??anch'io me lo sono chiesta, certo che potreste fare qualcosa.... su su stando indifferenti non si ottiene niente, così invece si spera sempre in un cambiamento!!ariverà? mah speriamo!!!.....
ciaoo gente!

MarVeL86 ha detto...

We Lorena.....qui niente protesta (parlo della facoltà di ingegneria)...è tutto regolare, neanche un minimo di mobilitazione...in facoltà si continua a parlare di: integrali, differenziali, segnali e pacchetti dati come se nulla fosse...sembra di stare su un altro pianeta...poveri noi...ah Reggio è tendenzialmente di destra, dimenticavo questo piccolo particolare anche se poco significativo dato che in altre città filo-berlusconiane si fa occupazione...

*Mera* ha detto...

beh...questa protesta dovrebbe coinvolgere tutti a prescindere dal colore politico...comunque, per inciso, il video l'ho girato io personalmente alla manifestazionedel 21 ottobre a firenze =)

Anonimo ha detto...

beh non tutta la calabria rimane inerme di fronte questo scempio. cito ad esempio l'unical di cosenza!!c'è un assemblea permanente dal 8\ottobre, martedi c'è stata un'assemblea di ateneo, e i vari consigli studenteschi di facoltà hanno occupato le aule con conseguente blocco delle lezioni..

*Mera* ha detto...

è legge!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!olèèèè!!!! (la mia esultanza è molto ironica ovviamente!!!)

MarVeL86 ha detto...

Ora scoppierà il caos.....

Anonimo ha detto...

invito tutti a partecipare a qualsiasi manifestazione inb qualsiasi università italiana..invito anche all'occupazione e blocco della didattica..all 'università della calabria sono giua stati formati dei comitati nelle varie facoltà,i quali hanno occupato aule e zone amministrative(presidenze,dipartimenti),purtroppo nn è abbastanza e ci vuole organizzazione a livello nazionale..vi invito pero a creare il maggior disagio possibile...specialmente a reggio..o cmq qui al sud..perchè siamo quelli che ci perdiamo di piu..

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